La valigia

È arrivato di nuovo il momento.
Quest’anno è  stato l’anno della valigia nell’oroscopo di Stefania.
La preparo prima di partire.
La preparo per tornare.
Prima di partire una settimana prima incomicio a mettere via le cose  con l’entusiasmo di una bambina. Preparo il beauty. Preparo i vestiti da mettere, li tengo puliti. Preparo le scarpe, perché non si sa mai che tempo farà. Preparo le cose da leggere in treno. Preparo la musica da ascoltare. Oh! Sei ore sono tante. Sei ore di emozione. Sono a Venezia, manca ancora poco. Allora mi preparo per non essere l’ultima.  A Venezia non manca poco un cavolo, ma sono quasi arrivata. So che passerò giornate speciali, giornate intense. Mi agito al pensiero.
Poi i giorni passano in fretta, che siano 7 o 20 mi ritrovo a dover ripreparare la valigia. Riporre svogliatamente le cose, cercando di farcele stare. All’andata ci stava tutto! Allora comincio ad agitarmi di nuovo. Chissà quando rifarò la valigia, magari non riesco più  a prendere il Frecciabianca delle 5.40. E allora mi scende la lacrima. E giù a piangere sconsolata, come se fosse l’ultimo dei giorni. Ricontrollo il biglietto del treno, si sa mai che si siano aggiunti dei giorni. No. È ora di tornare a casa. Ansia.
Ecco io sono una persona passionale. Vivo talmente con intensità le emozioni, che vivo con l’agitazione. Basta un niente per farmi piagnucolare. Dicono che piangere fa venire gli occhi belli. Si, ma anche mal di testa! Una vita in disperazione, con la mia valigia sempre pronta per essere preparata.
Ma cosa c’è  di più bello che viaggiare e andare incontro a chi si ama?
La vita è una sola. Come si fa a non cercare di godere delle cose belle che ti pone davanti?
Seguire il cuore. Sempre.
Lui non sbaglia mai perché in fondo è l’unico che sa che cosa è meglio per noi, con la valigia o no.

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